Il Presidente Enac Pierluigi Di Palma al convegno Aeroporti 2030 – Ambasciata d’Italia - “Sostenibilità del sistema aeroportuale e degli aeromobili per garantire la riconciliazione tra trasporto aereo e ambiente”

Roma

Il Presidente Enac Pierluigi Di Palma alla conferenza “Il sistema aeroportuale italiano: investimenti green, innovazioni digitali e qualità del servizio” organizzata dall’Ambasciata d’Italia a Bruxelles e Aeroporti 2030 con il patrocinio Enac. 
“Negli ultimi 25 anni, grazie al processo di liberalizzazione e privatizzazione avviato da Enac nel rispetto dell’interesse pubblico, il settore aereo in Italia ha avuto uno sviluppo importante che ci porta ogni anno ad essere presenti con i nostri aeroporti nelle classifiche degli scali migliori in UE. 
La riconciliazione trasporto aereo-ambiente è necessaria sia per quanto riguarda le infrastrutture di terra sia per il volo ed è alla base del Piano Nazionale Aeroporti elaborato da Enac e ora in approvazione dal MIT. In merito ai velivoli si sta andando verso l’impiego di biocarburanti per garantire al meglio la sostenibilità del trasporto aereo e raggiungere il traguardo zero emissioni”.
“Come sancito anche dalla Conferenza ICAO-CAAF/3 sui carburanti alternativi di Dubai – ha aggiunto il Di Palma - una delle soluzioni da percorrere è la produzione di Sustainable Aviation Fuels SAF anche da biomasse, avviando una cooperazione con i cosiddetti Third Countries, secondo i principi guida ICAO del “No Country Left Behind”, che si coniugano anche con la visione di un nuovo partenariato tra Italia e Stati del Continente africano contenuta nel Piano Mattei. Il comparto è in evoluzione e l’anno prossimo cominceremo a vedere collegamenti con droni che portano passeggeri iniziando con tragitti brevi. 
Questo è il futuro che ci attende già domani. 40 anni fa il telefonino sembrava qualcosa di estraneo alla nostra quotidianità e oggi è impossibile uscire di casa senza il cellulare.
Non va dimenticato, però, che, in questo percorso virtuoso di riconciliazione con l’ambiente, paghiamo lo scotto di un pregiudizio ideologico che ci vede anche come fonte di inquinamento e che ha escluso il comparto dai fondi del PNRR. 
Confidiamo quindi che il nuovo Parlamento UE possa sviluppare una revisione critica di tale penalizzazione del trasporto aereo e nel necessario “tagliando” del processo di privatizzazione e liberalizzazione del comparto valorizzare il settore.

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