Patto per la decarbonizzazione del trasporto aereo

Roma

Il Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, On. Galeazzo Bignami, il Presidente Pierluigi Di Palma e il Direttore Generale Alessio Quaranta sono intervenuti oggi a Roma al 2° congresso “Patto per la Decarbonizzazione del Trasporto Aereo”, promosso da Aeroporti di Roma con il patrocinio del Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica e di Enac. 

In occasione del proprio intervento il Presidente Enac Pierluigi Di Palma ha dichiarato: “l’Italia sta facendo squadra per raggiungere gli obiettivi di decarbonizzazione entro il 2050, lo dimostra anche la posizione comune europea che verrà discussa nella conferenza sui carburanti nell’aviazione civile, la CAAF/3 dell’ICAO, che si terrà a novembre a Dubai. L’Europa, infatti, ha accolto una nostra risoluzione, presentata a settembre scorso nella riunione ECAC di Malta, per aumentare la produzione di SAF, i carburanti alternativi, da scarti alimentari e soprattutto da biomasse. L’obiettivo è di ridurre l’uso e il costo del carburante di origine fossile. Bisogna essere realistici e valutare le flotte in uso ora e fino al 2050, per decidere quale strada percorrere: i SAF rappresentano una soluzione concreta verso la neutralità in termini di emissioni nette”.

Il Direttore Generale Enac, Alessio Quaranta, intervenendo nel panel sulle infrastrutture aeroportuali ha invece evidenziato: “È vero che il trasporto aereo contribuisce solo con il 3% delle emissioni globali, ma ciò non significa che possiamo essere spettatori passivi. La percezione comune ci vede come il mezzo di trasporto più inquinante, ma non corrisponde alla realtà. Al contrario, oltre a incidere poco sui livelli di inquinamento globale, dobbiamo evidenziare che il nostro settore ha assunto impegni specifici e ha il traguardo ambizioso di arrivare entro il 2050 a Net Zero di CO2. Per arrivare alla sostenibilità globale del settore, non possiamo pensare solo alla sostenibilità ambientale, ma dobbiamo pensare anche a quella economica e sociale. Per target così sfidanti, è necessario fare sistema, come Paese e come Europa e investire anche nel settore umano e nelle professionalità dei nostri giovani per crescere e traguardare un futuro più green”.

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