Uno scenario standard (STS) consiste in un insieme definito di specifiche condizioni e di limitazioni che devono essere rispettate dall’operatore nella conduzione delle operazioni e il cui rispetto e la corretta implementazione sono dichiarate dall’operatore stesso all’Enac, senza la necessità di effettuare una specifica analisi di rischio.

Dal 1° gennaio 2024, all’interno della categoria specifica delle operazioni con UAS, sono diventati applicabili gli scenari standard europei (STS01 e STS02). Gli operatori possono condurre le operazioni in scenario standard presentando una “dichiarazione operativa”, con la quale si assumono la responsabilità di operare in conformità ai relativi requisiti normativi. La Dichiarazione ha validità 2 anni e va presentata tramite il portale d-flight. Gli operatori di UAS che utilizzano gli scenari standard sono sottoposti a sorveglianza da parte di ENAC.

Le principali caratteristiche degli scenari STS EASA, non esaustive, sono le seguenti:

STS01

  • VLOS
  • Tutta l’area delle operazioni deve risultare un’area di terra controllata;
  • L’UAS utilizzabile deve avere marcatura di classe C5
  • I piloti devono possedere almeno un “Certificato di conoscenza teorica di pilota remoto per scenari standard”, rilasciato da ENAC, e un “accreditamento di addestramento partico sullo scenario STS01” rilasciato da una Entità Riconosciuta.

STS02

  • BVLOS
  • Tutta l’area delle operazioni deve risultare un’area di terra controllata;
  • L’UAS utilizzabile deve avere marcatura di classe C6
  • I piloti devono possedere almeno un “Certificato di conoscenza teorica di pilota remoto per scenari standard”, rilasciato da ENAC, e un “accreditamento di addestramento partico sullo scenario STS02” rilasciato da una Entità Riconosciuta.

 

Tutti i requisiti normativi, le condizioni d’impiego e le limitazioni di ogni scenario standard sono contenuti all’interno dell’Appendice1 al Regolamento (EU) 2029/947