A seguito di un intenso scambio di informazioni con EASA in merito alla diffusione sul territorio europeo di attestati e certificati per la categoria OPEN (A1-A3 e A2) di natura fraudolenta, Enac avvisa tutta l’utenza che gli attestati conseguiti in Paesi dell’UE (o attraverso siti web ad essi riconducibili) non aderenti alle previsioni del Regolamento di Esecuzione (EU) 2019/947 e dell’Annesso II all’ED Decision 2019/021/R (AMC e GM parte UAS) non conformi ai formati standard sotto riportati, concordati tra tutti gli Stati membri nonché raccomandati espressamente da EASA alle National Aviation Authorities e divulgati sul sito web dell’Agenzia non sono riconosciuti in Italia.
Raccomandati da EASA e condivisi tra gli Stati membri:
ANNEX II to ED DECISION 2019/021/R AMC e GM parte UAS:
Si evidenzia che, al fine di permettere i dovuti controlli da parte delle autorità preposte (Forze di Polizia e Autorità Aeronautiche) su tutti gli attestati devono essere presenti i seguenti elementi:
- Scritte in lingua inglese ovvero in lingua inglese e in lingua dello Stato Membro;
- codice identificativo del pilota remoto fornito dall’autorità che rilascia l’attestato. Il codice deve avere il seguente formato: NNN-RP-xxxxxxxxx. In cui:
- NNN è il codice ISO 3166 Alpha-3 dello Stato membro che rilascia l’attestato;
- RP è un campo fisso che significa: pilota remoto;
- xxxxxxxxxx sono 12 caratteri alfanumerici (solo minuscoli) definiti dallo Stato membro che rilascia l’attestato. Ad esempio: (ESP-RP- 123456789abc)
- Codice QR che fornisce un collegamento al database nazionale dove le informazioni relative al pilota remoto sono memorizzate. Tutte le informazioni relative all’addestramento del pilota remoto possono essere recuperate attraverso l’identificativo pilota remoto.
Si invitano, pertanto, gli utenti, prima di effettuare gli esami, a verificare che le certificazioni siano rilasciate dall’Autorità dello Stato Membro e nel pieno rispetto di quanto stabilito dalla normativa europea.
Ultimo aggiornamento: 14/05/2024