L’ENAC effettua le verifiche di rispondenza “continua” di tutta la normativa applicabile per la certificazione rilasciata all’impresa dalla Direzione Territoriale competente per territorio.

Tali verifiche sono sviluppate sulla base di un piano di sorveglianza predisposto dal team incaricato per la sorveglianza ed in accordo al PROGRAMMA NAZIONALE DI SORVEGLIANZA SULLE ORGANIZZAZIONI. Il piano è valido per la durata del nuovo ciclo di sorveglianza definito per l’impresa ad ogni scadenza del precedente ed è soggetto a rivalutazioni continue.

Tale piano è sviluppato tenendo conto della natura specifica dell’impresa, della complessità delle sue attività, dei risultati delle precedenti attività di certificazione e/o di sorveglianza, e si basa sulla valutazione dei rischi associati. Esso è costituito da un certo numero di verifiche ispettive (audit/ispezioni), pianificati e non, in funzione delle dimensioni e delle capacità e privilegi dell’impresa, inclusi eventuali subfornitori utilizzati, al fine di accertare che l’impresa sia in grado di garantire la continua rispondenza a tutti i requisiti normativi applicabili e relative AMC e al rispetto delle procedure approvate.

Gli audit e/o ispezioni (a volte anche senza preavviso o con preavviso minimo) si basano sull’effettuazione, in modo sistematico, di verifiche a campione in merito a (lista non
esaustiva):

  1.  organizzazione, le infrastrutture, e le attrezzature di supporto,
  2.  qualificazione e addestramento del personale,
  3.  procedure approvate,
  4.  processi,
  5.  documentazione tecnica,
  6.  registrazioni,
  7.  subfornitori, e
  8.  privilegi basici e opzionali oggetto dell’approvazione;
  9. attuazione di appropriate misure di sicurezza imposte dall’autorità competente

Quando necessario ritenuto necessario, dal team incaricato o dall’ENAC, sono effettuati degli audit non pianificati, per investigare, ad esempio:

  • le cause all’origine dei rilievi ricorrenti, la cui non conformità può determinare, se non tempestivamente corretta, delle unsafe conditions,
  • le segnalazioni di inconveniente grave e/o incidente,
  • le segnalazioni pervenute da altri team di certificazione (ad es. Omologazione, DOA, Parte 145, ACAM, SANA/SAFA) le cui risultanze possono identificare non conformità a carico dell’impresa o dall’Agenzia o da altre Autorità di Stati membri / associati o terzi,
  • le modifiche/variazioni significative alla portata delle abilitazioni, o all’organizzazione.

Il piano di sorveglianza quindi è periodicamente rivalutato, almeno prima dell’inizio di un nuovo ciclo di sorveglianza, e mantenuto costantemente aggiornato sulla base della sorveglianza effettuata e delle modifiche che intervengono sulla certificazione nel corso della sua operatività come anche delle variazioni delle normative.