Monitoraggio qualità servizi aeroportuali

La qualità dei servizi aeroportuali costituisce l’asse portante della carta dei servizi del gestore aeroportuale. A partire dalla riforma del CdN, passando poi dal Regolamento di Scalo e fino al Contratto di Programma Ente-Gestore, il miglioramento continuo della qualità dei servizi è l’obiettivo a cui tendere, sia quale precisa responsabilità nei confronti del soggetto centrale del trasporto aereo - vale a dire il passeggero - sia come presupposto indispensabile (anche se non da intendersi quale meccanismo automatico) per potere eventualmente accedere alle premialità inserite nel Piano della Qualità all’interno del Contratto di Programma stesso.

In aggiunta alla consolidata attività di monitoraggio, l’Ente ha avviato da tempo una attività di audit dalla sede centrale che si aggiunge alle attività ispettive consolidate sui livelli dei servizi che le società di gestione aeroportuale erogano ai passeggeri. Gli audit vengono pianificati e realizzati tenendo conto delle peculiarità di ciascun aeroporto. I processi che vengono sottoposti a verifica riguardano principalmente i servizi di assistenza speciale erogati ai passeggeri con disabilità: attività di formazione del personale, procedure operative e organizzative necessarie ad assicurare un livello adeguato del servizio. Sono oggetto di verifica anche le infrastrutture dedicate (percorsi loges, punti di chiamata e parcheggi riservati), ma non si trascurano anche gli aspetti organizzativi e procedurali necessari ad una corretta gestione delle infrastrutture centralizzate. L’attività viene svolta, inoltre, con l'obiettivo di facilitare le società di gestione ad individuare prevenire e/o risolvere eventuali criticità emerse nel corso dell'audit.

Nelle seguenti tabelle vengono riportati i dati rilevati sui maggiori scali nazionali in base ai 7 indicatori di qualità utilizzati per monitorare il livello dei servizi aeroportuali.

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