Dal punto di vista delle emissioni gassose, gli standard relativi alla certificazione dei motori di aeromobili sono contenuti nel Vol. II dell’Annesso 16 ICAO.
Tali standard di certificazione coprono:
- HC (idrocarburi incombusti);
- CO (monossido di carbonio);
- NOx (ossidi di azoto);
- Fumo (Smoke Number);
- nvPM (Particolato non volatile).
Lo standard relativo al particolato è stato adottato nella 40-sima assemblea ICAO, e permette di valutare con maggior accuratezza le emissioni di polveri sottili, rispetto alla metodologia dello Smoke Number, che tuttavia verrà ancora usata per qualche anno per alcune tipologie di motori in produzione. Il nuovo standard contribuisce a poter valutare meglio la qualità dell’aria locale e gli effetti sulla salute umana.
Riguardo gli aspetti di Certificazione, la rispondenza agli standard ambientali è verificata in sede di Certificazione di Tipo ed attestata sul Type Certificate Data Sheet del motore nella sezione “Environmental Protection” del TCDS. Le verifiche riguardanti il non superamento dei limiti massimi di emissioni gassose previste dal Vol. II dell’Annesso 16 ICAO vengono quindi fatte in sede di omologazione.
A titolo di esempio, ecco come si presenta l’attestazione di rispondenza agli standard ambientali relativi alle emissioni gassose per un motore a getto (è riportato un estratto del TCDS EASA IM.E.002 relativo ai motori General Electric GE90-Series).
Nel 2017, inoltre, è stato emesso il Vol. III dell’Annesso 16 ICAO che stabilisce i requisiti di certificazione di alcuni aeroplani per le emissioni di CO2 con lo scopo di misurare le prestazioni tecnologiche di un tipo di aeroplano rispetto alla sua efficienza nel consumo di carburante.
In ambito Europeo, la Certification Specification di riferimento per gli aspetti relativi alle emissioni gassose (ad esclusione del CO2) è la CS-34 EASA; nel caso specifico delle emissioni di CO2 invece, la CS-CO2 EASA.
Ultimo aggiornamento: 21/01/2025