I rapporti aeronautici tra l’Italia e i Paesi extracomunitari sono di regola disciplinati da accordi aerei bilaterali.

Nell’ambito della Direzione Centrale Sviluppo Economico, la Direzione Sviluppo Trasporto Aereo e Licenze, in coordinamento con i Ministeri competenti in materia (Infrastrutture e Trasporti e Affari Esteri), partecipa a tutte le fasi negoziali, facendosi carico dei rapporti con gli enti e organismi che operano nel settore dell’Aviazione civile in Italia e all’estero e relazionandosi, in particolare, con le compagnie aeree e le società di gestione aeroportuale.

La Direzione Sviluppo Trasporto Aereo e Licenze provvede poi all’applicazione pratica degli accordi rilasciando le autorizzazioni alle compagnie italiane e straniere, designando le compagnie italiane presso le Autorità estere, e assegnando in base a procedure trasparenti e non discriminatorie i diritti di traffico previsti dalle intese.

Le attività della Direzione in materia di accordi ineriscono altresì l’ambito dell’Unione Europea con particolare riferimento all’applicazione del Regolamento (CE) 847/2004 e all’attuazione degli accordi globali stipulati dalla Commissione e dagli Stati Membri in base ai mandati del Consiglio dell’Unione.

A tale riguardo si suggerisce di consultare l’informativa ai vettori EU che vogliano stabilirsi in Italia.

Negli ultimi anni è stato dato un forte impulso, sia allo sviluppo delle relazioni bilaterali con i Paesi Terzi, attraverso la negoziazione di nuovi accordi e l’aggiornamento di quelli esistenti e dando applicazione alle disposizioni legislative volte a favorire l’incremento dei collegamenti aerei da con il nostro paese, al fine di ottenere un miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro e degli scambi economico-commerciali con l’estero.

Tale processo, avviato, nel 2009, con le disposizioni stabilite dall’art.19, comma 5-bis della legge n. 2/2009, di conversione, con modificazioni, del decreto legge n. 185/2008, è recentemente stato confermato con il decreto-legge 11 settembre 2014, n.133, coordinato con la legge di conversione 11 novembre 2014, n. 164 (art. 28, comma 8-bis).