Le emissioni acustiche

Una delle fonti di inquinamento causate dagli aeromobili è il rumore che essi stessi producono durante le normali operazioni di volo.

La problematica del rumore è sicuramente quella che causa il maggior numero di reazioni da parte della Comunità nazionale ed internazionale in relazione all’espansione degli aeroporti e al continuo aumento del traffico aereo.

Di fatto, numerosi sono comunque gli interventi che vengono messi in atto per cercare di ridurre l’impatto ambientale degli aeromobili in termini di rumore prodotto, tramite un tipo di approccio che viene denominato “di tipo bilanciato”: Esso consiste nell’adottare simultaneamente varie tipologie di misure che contribuiscono a poter mantenere i livelli di inquinamento acustico entro valori accettabili.

L’approccio bilanciato alla gestione del rumore prodotto dagli aeromobili è descritto schematicamente qui di seguito:

    Approccio bilanciato per la gestione del rumore
    Approccio bilanciato per la gestione del rumore

    L’obiettivo è quello di ridurre i livelli di rumore causati dagli aeromobili, individuando le misure che forniscono il massimo beneficio ambientale nel modo più conveniente, utilizzando al tempo stesso criteri oggettivi e misurabili.

    Di seguito sono indicati in dettaglio i vari componenti di quello che costituisce l’approccio bilanciato (Balanced Approach):

    • La riduzione del rumore alla sorgente
    • La pianificazione e gestione dell’utilizzo del territorio
    • Le procedure di abbattimento del rumore
    • Le restrizioni operative

    La riduzione del rumore alla sorgente

    La riduzione del rumore alla sorgente viene generalmente associata all'introduzione di velivoli nuovi e meno rumorosi nelle flotte degli operatori che utilizzano un determinato aeroporto. In realtà, essa è anche il risultato di costanti miglioramenti tecnologici introdotti nel corso di un ciclo di vita di un tipo di velivolo non di nuova generazione, che ne migliorano le prestazioni acustiche.

    L'attuazione della riduzione del rumore alla sorgente è, ovviamente, legata a fattori economici. Tuttavia un notevole impegno è in atto a livello globale per:

    • sollecitare gli operatori aerei a rinnovare le flotte con aeromobili di nuova generazione
    • incentivare le industrie ed i centri di ricerca a individuare e sviluppare nuove tecnologie
    • migliorare gli standard di certificazione acustica degli aeromobili.

    Ogni aeromobile è dotato di un Certificato Acustico che viene rilasciato se lo stesso risponde ai requisiti previsti dal Volume I dell’Annesso 16 ICAO.

    Il Certificato Acustico assicura che i livelli di rumore prodotti da un determinato tipo di aeromobile, misurati tramite procedure standard, siano contenuti entro i limiti prescritti.

    Ulteriori informazioni al riguardo sono disponibili nella pagina La certificazione acustica degli aeromobili.

    Pianificazione e gestione dell’utilizzo del territorio

    La pianificazione e la gestione del territorio sono mezzi efficaci per garantire che le attività presenti nelle vicinanze degli aeroporti siano compatibili con i flussi di traffico che in questi vengono svolte. L’obiettivo principale è ridurre al minimo la popolazione colpita dal rumore degli aeromobili introducendo la cosiddetta “zonizzazione acustica” del territorio intorno agli aeroporti.

    Le linee guida dell'ICAO su questo argomento sono contenute nell'Allegato 16, Volume I, Parte IV e nel Doc. ICAO n. 9184, Manuale di pianificazione aeroportuale, Parte 2 - Uso del territorio e controllo ambientale. Il manuale fornisce una guida sull'uso di vari strumenti per la minimizzazione, il controllo e la prevenzione dell'impatto del rumore degli aeromobili nelle vicinanze degli aeroporti e descrive le pratiche adottate per la pianificazione e la gestione del territorio da parte di alcuni Stati.

    Inoltre, al fine di promuovere un metodo uniforme di valutazione del rumore intorno agli aeroporti, l'ICAO raccomanda l'uso della metodologia contenuta nel Documento ICAO n. 9911 - Metodo raccomandato per il calcolo dei contorni acustici intorno agli aeroporti. In Europa, tale metodologia è implementata tramite il Doc. n. 29 dell’ECAC (European Civil Aviation Conference).

    Le autorità comunali sono responsabili del contenimento dell'attività urbanistica nelle aree circostanti l'aeroporto.

    Il quadro normativo nazionale vigente disciplina in modo puntuale la pianificazione e l'uso del territorio circostante l'aeroporto, specificando in modo chiaro le responsabilità delle amministrazioni locali. Il principale strumento di pianificazione nelle aree circostanti l'aeroporto previsto dalle norme vigenti è la definizione delle zone di rispetto.

    Come conseguenza di quanto sopra descritto, il numero di persone interessate dal disturbo del rumore è determinato anche dalle deliberazioni e dalle modalità di controllo delle amministrazioni competenti, responsabili dello sviluppo industriale, commerciale e residenziale nelle aree circostanti l'aeroporto.

    E' perciò importante impedire preventivamente un uso del territorio non compatibile con l'esistenza di un aeroporto e del suo sviluppo.

    Procedure operative di abbattimento del rumore

    L'individuazione della più appropriata procedura antirumore di decollo e di atterraggio consente di ottimizzare i benefici ambientali.

    L'ampiezza ed il profilo delle impronte acustiche rappresentative dello scenario di traffico di un aeroporto sono influenzate, in particolare, dalle procedure operative in volo e da quelle a terra. Pertanto lo studio di una più appropriata procedura operativa di abbattimento rumore, rispetto all'esistente, costituisce una misura importante da prendere in considerazione.

    Procedura antirumore
    Procedure antirumore

    I benefici di una procedura antirumore di decollo o di atterraggio sono influenzati dal tipo di parametri di volo scelti.

    Le variazioni di regime motore lungo il sentiero di decollo ed una diversa configurazione dei flap comportano livelli di rumore diversi nel corso della fase di decollo. In modo analogo il rumore percepito per un velivolo in atterraggio è influenzato dai parametri di volo e dalla pendenza del sentiero di avvicinamento. Pertanto una combinazione di rotte preferenziali antirumore e di un' appropriata tecnica di volo consente di ottimizzare i benefici ambientali.

    La gamma delle possibilità nella scelta delle procedure più idonee per minimizzare l'impatto acustico è condizionata soprattutto da motivazioni di sicurezza del volo. Una procedura operativa di abbattimento rumore potenzialmente può limitare l'accesso all'aeroporto di velivoli le cui prestazioni non consentono il rispetto della procedura stessa. Nella gamma di possibilità di nuove procedure per l’abbattimento del rumore vi è l'applicazione di particolari tecniche di avvicinamento e discesa, quali ad esempio il continous descent approach, tecniche di reduced power/reduced drag, steep approach, ecc.

    L'utilizzo di queste tecniche è condizionato da molti fattori, tra i quali i requisiti di sicurezza, il carico di lavoro per l'equipaggio, l'addestramento ed esperienza dell'equipaggio, le caratteristiche dell'aeromobile e così via.

    Le restrizioni operative

    Le restrizioni operative sono in realtà misure straordinarie per la riduzione del rumore, volte a disciplinare l'accesso dei velivoli e la riduzione del numero di movimenti aerei. Esse possono essere adottate qualora sia dimostrato che ogni altra misura disponibile per la riduzione del rumore è risultata inefficace.

    In Italia, il Decreto Legislativo n. 13 del 17 gennaio 2005, che recepisce la Direttiva UE 2002/30, prevede restrizioni operative per gli aeroporti italiani con un traffico superiore a 50.000 movimenti riferiti alla media dei tre anni precedenti.

    Gli aeroporti sottoposti alle restrizioni operative previste dal Decreto Legislativo n.13/2005 sono:

    • Roma Fiumicino
    • Milano Malpensa
    • Milano Linate
    • Venezia
    • Bologna
    • Roma Ciampino
    • Catania
    • Napoli
    • Bergamo
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